Se anche tu, quando ti occorre conoscere un’informazione su un’azienda, trovare l’indirizzo di un negozio o rintracciare un libero professionista perché necessiti di un servizio specifico, la prima cosa che fai è sfilare lo smartphone dalla tasca e andare su internet, allora hai già capito l’importanza della presenza online.
Siti Web
Ora, se quando compi questa azione ti ritrovi all’ interno di un sito lento, poco chiaro, che non riporta tutte le informazioni che invece ti servirebbero, lo trovi frustrante vero? Ecco, io mi occupo proprio di questo, realizzazione e restyling di siti web dinamici, vetrina o e-commerce.
Se il tuo obbiettivo è quello di concentrare l’utente su un prodotto o servizio in particolare, su una speciale offerta, o raccogliere nuovi contatti che si iscrivano alla tua newsletter la risposta è la Landing Page.
Landing Page
La landing page è una pagina web che consente di richiedere le informazioni di un visitatore, attraverso un form, in modo da poterlo convertire in lead o contatto. Le landing page si utilizzano nella fase di conversione, ovvero nel momento in cui i semplici visitatori del sito ci danno le loro informazioni così che noi, poi, potremo profilarli.
Per interagire con le persone stabilendo un rapporto di fiducia, aumentare il traffico nel sito e aggiornare sulle ultime novità la parola d’ordine è Newsletter.
Newsletter
Una newsletter (in italiano “bollettino” o “opuscolo”), è un aggiornamento informativo periodico tramite mail che un’azienda, un ente (pubblico o privato), un’associazione o un gruppo di lavoro, invia a un determinato target, come utenti, clienti o membri, aggiornandoli sulle proprie attività.
Dimmi quali Social usi e ti dirò chi sei. Facebook, Instagram, LinkedIn, Twitter, Youtube, Messenger, Whatsapp, Tik Tok, Pinterest… Nel 2020, in Italia, si calcola che ogni persona utilizzi 7-8 account.
Social Media
Nonostante la crescita esponenziale e continua degli utenti che utilizzano i Social, in Italia pare che solo il 31% degli utenti li sfrutti per attività lavorative, una percentuale ancora piuttosto bassa se paragonata al resto del mondo. L’ errore più grande a mio avviso è quello di considerare la pubblicità sui social media una forma pubblicitaria gratuita. Non è così. Utilizzare i social aziendali a costo zero significa per lo più sprecare tempo ed energie, convincendosi, erroneamente, dell’inutilità del mezzo.